La fine non arriva mai
«“Vita”: anche questa è una parola che non serve lì dentro. E quello che non serve non lo usi, non è vero? Lì dentro è vietato usare la vita, capisce? E allora non la usi. Quello che non serve si butta, no? Che si tiene a fare? Occupa spazio, si prende un posto. E quello invece sì che serve. E costa. Costa tanto. Costa tutta una vita. Che strano, non è vero? Pagare per una vita che non serve. Perché di quelle vite, signor giudice, nessuno sa che farsene. Nessuno le vuole.»
La giostra dell’amore
La grande catastrofe: guerra, “spagnola”, fascismo
Nei resoconti di Achille Loria morte e guerra diventano sinonimi; a morire di ‘guerra’ e di ‘spagnola’ non sono solo i giovani soldati ma anche la popolazione civile. Per la storia nazionale, la guerra rappresenta un momento cruciale sia nel senso della rottura con il passato, sia nel senso della determinazione degli avvenimenti successivi e della deriva autoritaria e totalitaria.
La guerra di Paulinuzzu Millarti
La leggenda dell’ulivo bianco
La leggenda della primavera
La letteratura italiana raccontata ai ragazzi… e non solo! La prima storia della letteratura non politically correct
“Questa del linguaggio tecnico è un’antica jattura che invade ogni ramo del sapere. Infatti, da che mondo è mondo, c’è sempre stato qualcuno che ha pronunciato un suo abracadabra per fare colpo sui non addetti ai lavori (…) come se il verbo divulgare emanasse chissà quale puzza insostenibile”. (Luciano De Crescenzo)