Paolo Fai

Paolo Fai (Solarino, SR, 1949), ha insegnato Latino e Greco nei Licei classici. Collabora con «La Sicilia» e con la rivista nazionale «Critica liberale». Ha pubblicato: per Sampognaro&Pupi, Il vizio della rosa (2008) e La bella politica e altre anomalie (2016); per la stessa casa editrice ha curato l’Orazione inaugurale (2011) e gli Atti del Convegno I Fasci siciliani cent’anni dopo, 1894-1994 di AA.VV. (2015); per Morrone, Atene – democrazia e teatro (2015); per Lettere da QALAT, L’isola plurale – scrittori e cose di Sicilia (2018); per Lombardi Editore Canforismi (2019); per Sellerio ha tradotto dal francese il saggio Gli oligarchi (2016; Les Oligarques, 1946) di Jules Isaac, ha curato la traduzione dal greco e l’introduzione della Lettera agli ateniesi di Giuliano l’Apostata e ha tradotto dal francese il libro di Jules Isaac, Genesi dell’antisemitismo (2022; Genèse de l’antisémitisme, 1956).

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Tutti i libri di Paolo Fai

Il grande Pan non è morto. Saggi sull’antico

14,25
Non c’è futuro senza perdono è un libro-documento di rilevante valore di Desmond Tutu (1931-2021), che illustra la tragedia dell’apartheid e della sua soluzione in Sud Africa. L’istituzione, a metà degli anni Novanta, della Commissione per la verità e la riconciliazione sudafricana è stato un vero e proprio evento pionieristico sul piano internazionale: nessun paese è mai riuscito a passare dalla dittatura alla democrazia attraverso una fase in cui le ingiustizie e i massacri del deposto regime fossero immediatamente affrontati in uno spirito di autentica trasparenza e pacificazione.
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