Nell’anno 2075 l’era degli idrocarburi giunge al termine. L’anarchia imperversa, soprattutto nel Sud Italia, dove le vecchie organizzazioni criminali creano nuove realtà statali autonome. In Sicilia il boss di Cosa Nostra, Don Vito Nitti, governa monopolizzando i commerci internazionali nel Mediterraneo. L’Onu, come ritorsione, decreta l’embargo sull’isola, condannandola a un cupo Medioevo. Il regime di Cosa Nostra si protrae per più di cinquant’anni: le terre vengono strappate ai contadini, le province siciliane governate da boss-vassalli e i libri distrutti o riscritti. Cosa Nostra, in passato, non era mai stata un’organizzazione criminale, bensì un vero partito politico italiano che aveva salvato la Sicilia dal caos della grande catastrofe. Ma per il giovane boss della provincia di Catania, chiamato “’u filosufu”, inizia a germogliare il seme del dubbio. Forse le parole del vecchio padrino non sono più oggetto di fede.
Booktrailer
Mario Cunsolo nasce a Paternò, in provincia di Catania, nel 1980. Vignettista di vecchia scuola, collabora fino al 2006 con il giornale della Facoltà di Scienze della Formazione “Educando la voce degli studenti”, di cui è cofondatore. L’esigenza di raccontare delle storie, oltre le immagini caricaturali di una vignetta, lo porta a scrivere il suo primo romanzo In fondo sono buono (2012). Appassionato d’arte, si dedica anche all’organizzazione di mostre ed eventi culturali. Nel 2013 inizia il suo percorso di scrittore di fantascienza sociologica, genere che fin dall’infanzia lo ha sempre affascinato.
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