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Sciocche lacrime

12,00
«sotto la collana veneziana delle mie lacrime irrilevanti/il mondo ingigantisce sebbene sempre più piccolo»

Teatro è una parola. Per I nomi e le voci di Roberto Mussapi

8,00
Mussapi è un poeta, un poeta importante, come si sa, ma è pure un grande autore di teatro, forse l’unico di questo scorcio di tempo, come già lo fu Mario Luzi.

La colpa della coscienza

18,00
Il male si compie per assenza di compassione, non per assenza di colpa.

Peperina

5,00
Al centro di un paesetto di case colorate abitava una bambina dagli occhi nocciola. Era vispa e dinamica e aveva sempre le guance colorite, perciò tutti la chiamavano Peperina.

Scritturiamo Bellini

8,00
Si scrive Vincenzo Bellini, – ci siamo detti infine – ma si legge Catania. È nata così questa sinfonia di racconti, che prende spunto più o meno liberamente da alcuni aspetti della vita e delle opere del Cigno.

La via siciliana allo sviluppo e all’ordinamento sociale. La circolazione delle idee tra ’800 e ’900

18,00

Partendo dalla ricerca sui meccanismi e i canali di divulgazione delle idee economiche in Sicilia tra ’800 e ’900, nel volume viene messo in evidenza in che modo, attraverso le riviste palermitane e catanesi, inizino a circolare anche nell’isola le idee dei fisiocrati, di Smith, di Ricardo, di Say, alcune volte adottandole, altre travisandole, ma in ogni caso allargando il campo di indagine.

O religione o ateismo? La spiritualità “laica” come fondamento comune

12,00
Tra religione e ateismo tertium datur. Un’esplorazione nella terra incognita della spiritualità contemporanea.

Finestra

10,00
I cani ancora svegli che inseguono le ruote del mio/correre tra le lampade arancioni sputate sull’asfalto,/mentre ripenso al giorno appena gravido di te.

Senza farsi notare

16,00
Andiamo amico mio, seguimi, ché magari un giorno tutti insieme, noi sindacalisti del cielo e voi che siete stati flagellati dalle umiliazioni, armati di compassione e di pietà saliremo ai piani alti e, con i pugni levati e un dito su un libro, andremo a deporre i padroni e plasmeremo il Signore a nostra immagine e somiglianza!

Gli incerti

20,00
Ci chiameremo gli Incerti e daremo vita a un movimento culturale tutto nostro: l’Incertismo. Perché vedi, l’incertezza, caro mio, l’incertezza, è il carattere distintivo della nostra età.