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Il grande Pan non è morto. Saggi sull’antico

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Non c’è futuro senza perdono è un libro-documento di rilevante valore di Desmond Tutu (1931-2021), che illustra la tragedia dell’apartheid e della sua soluzione in Sud Africa. L’istituzione, a metà degli anni Novanta, della Commissione per la verità e la riconciliazione sudafricana è stato un vero e proprio evento pionieristico sul piano internazionale: nessun paese è mai riuscito a passare dalla dittatura alla democrazia attraverso una fase in cui le ingiustizie e i massacri del deposto regime fossero immediatamente affrontati in uno spirito di autentica trasparenza e pacificazione.

Biancaneve non abita più qui. Dal mito della verginità alle inquietudini degli adolescenti di oggi

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Contributi di Silvana Agatone, Maria Andaloro, Luisa Rita Barbaro, Salvatore Caruso, Josette Clemenza, Angelo Fabio Costantino, Metella Dei, Barbara Del Bravo, Michele Grandolfo, Donatella Lisciotto, Patrizia Minona, Lucia Natoli, Alfonsa Pizzo, Silvana Polizzi, Amelia Stancanelli, Antonella Debora Turchetto.

Sulfur. Siamo tutti blu

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“Chi intenda vomitar via qualcuno o qualcosa, non ne punirà di certo la tiepidezza. Al contrario, ne casserà la Resilienza, l’Opposizione Sacra, il Rifiuto, la Disobbedienza alla volontà pazza travestita da Maestà Somma: la Maestà di Colui il quale, in verità, di eccellente respira solo sterminata Arroganza. Non altro. Il tiepido, dopotutto, è un servo, e serve: perché mai vomitarlo? Spruzzar via, piuttosto, chi sia padrone di sé: ecco la regola”.

Oscure luccicanze

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«Ora quadrava tutto perfettamente, annuì il maresciallo. Non erano stati delitti di mafia, ma reati da ricondurre alla perversa natura umana. Stavano per essere indotti in errore dall’altra pista, quella dell’eredità, resa più evidente da oscure luccicanze».

Per grazia (non) ricevuta

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“Ci fu un attimo di silenzio. Gli sguardi dei coniugi Scordino s’incrociarono e poi entrambi abbassarono il capo”.

Sciarada d’estate

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“Il significato del messaggio era chiarissimo: io ero la prossima vittima. Il gioco era finito e stavo per cadere nelle mani di quel matto, malato di mente”.

I racconti della Piazza Grande

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“Eccolo! Eccolo! – gridacchiò il commesso viaggiatore all’improvviso, puntando il dito verso il cielo – Lo Sputnik! Lo vedete? Lassù. Quella luce che si muove fra le stelle fisse! Guardate! Là, là!”. E nel buio della sera, oltre le lampadine della Piazza Grande, tra il brusio delle stelle, una lucina leggera e fioca solcava la volta oscura. Navigava nel firmamento lo Sputnik, sicuro, da nord verso il mezzogiorno, e si poteva avvistare solo perché disegnava un camminamento dritto dentro la rete fissa delle stelle sparpagliate per il cielo.

L’ambiguità della solitudine

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Letteratura e scrittura vivono in simbiosi e spesso la solitudine crea un profondo piacere che va al di là dello spazio e del tempo.

La palestra del pensiero e del cuore nel mondo tecnoliquido. Piste di allenamenti per la Coppa del Mondo

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“Prima di partire per la mia eternità io debbo compiere verso di voi alcuni doveri e così appagare un vivo desiderio del mio cuore”. (Don Bosco)

Riflessi nel tempo. La baronessa

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Una misteriosa baronessa, una zingara e un bimbo sono alcuni dei protagonisti che accompagnano Carmine alla riscoperta di luoghi amati e mai dimenticati.

Cuori altrove

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«Non respirai, né sentii i battiti del cuore. La luce sinistra della luna riversò un fiotto bianco sul mio viso».