«Un percorso intimo, che tende a esplorare le parti più recondite di sé nell’analisi introspettiva che l’autrice, partendo da un dato oggettivo, dalle caratteristiche spazio-temporali, riesce a esporre. Ne emerge la quotidianità del vivere e la consapevolezza del tempo che, mentre inesorabile passa, porta con sé maturità d’accenti e nuove riflessioni. […] Di grande coinvolgimento emotivo e forza evocativa, questa silloge è un inno d’amore per la propria terra e la forza vitale della natura». (Dalla Prefazione di Grazia Maria Schirinà)
Paola Liotta vive e lavora ad Avola, dove insegna materie letterarie e latino nel Polo Liceale dell’Istituto Superiore Statale “E. Majorana”. Ha pubblicato nel 2009 Del vento, e di dolci parole leggere, nel 2011 Di Aretusa e altri versi (Menzione di merito al Premio Letterario Internazionale S. Quasimodo) e nel 2013 il suo primo romanzo …ed era colma di felicità. Una sua raccolta di trenta madrigali e altri versi ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Pietro Carrera (2017). Finalista al Pentelite 2014 con il racconto Miele, mandorle e cannella, cura nella sua città dei tè letterari, nonché la presentazione di libri ed eventi culturali. Dal 2017 ha un suo blog letterario: “Di scritture, di sogni e di chimere”.
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