«E Milo in versi, quindi, come suona giustamente il titolo all’apparenza minimalista ma pluricomprensivo e plurivalente di questa antologia. Dalle voci del popolo così attentamente trascritte dalle gentili professoresse Cettina Previtera e Maria Pia Russo, ai fatti e profili di persone che sono in tutti i paesi, in fondo, ma che nel nostro ci sono più cari e più familiari, naturalmente, ai filtri descrittivi ed esistenziali delle altre poesie, in una varietà linguistica e dialettale e in una unità dialettica, mi pare di poter dire, che consente a chi volesse sfogliare con attenzione, ma anche con diletto, si spera, queste pagine, di seguire anche per Milo, come per tutte le comunità, i fatti grandi e piccoli del mondo, l’adeguazione ai mutamenti storici e locali e alle vicende variabili e molteplici della modernità». (Dalla Presentazione di Mario Tropea)
«L’anima di una comunità risiede nella poesia del suo popolo; e questo vale sia per una nazione che per un piccolo centro. Nella poesia, specie in quella popolare, si sedimentano passioni, sentimenti, modi di pensare, visioni del mondo, in modo più libero e istintivo che nella produzione saggistica. La poesia stessa è una modalità umana, diversa dalla prosa, di approcciarsi al mondo: cambia la prospettiva, cambia il punto di vista, cambia l’ordine delle priorità fra le cose e gli eventi della vita, cambia persino la grammatica e la sintassi». (Dalla Nota del curatore Paolo Sessa)

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