Palazzoni alti, cortine impenetrabili di cemento svettanti e isolate, viali larghi che spesso cambiano nome senza un perché, rotonde che ne interrompono la linearità: Librino come luogo dell’anima, palcoscenico sul cui sfondo si dipanano e s’incrociano gli accadimenti dei personaggi di questo romanzo. Microstorie di gente svantaggiata, scontenta, che, non ancora piegata e piagata da un’esistenza priva di tangibili prospettive grazie alla giovane età, cerca un riscatto là dove non dovrebbe, sbagliando clamorosamente. Altre microstorie s’intrecciano a queste, i cui protagonisti, più attrezzati socialmente e culturalmente, offrono ascolto e solidarietà. In mezzo una Bellezza che forse, da sola, può salvare il mondo. Tre metri sopra Librino ricalca il titolo di un fortunato film adolescenziale del 2004, modello per la giovane protagonista. Il finale, agghiacciante nella sua drammatica semplicità, pareggia simmetricamente la vicenda.
Miette Mineo è nata a Catania e ha insegnato Lettere nella scuola media. Ha lavorato per diversi anni ad Amnesty International, ricoprendo incarichi di responsabilità. Ha pubblicato La bambola graffiata (2009), dieci storie sui Diritti violati dei Minori; La lava e la polvere (2011), romanzo storico ambientato nella Catania del ’600; Corti di carta (2013), raccolta di racconti. Collabora con le riviste “Il Piccolo letterario storico di Catania” e “Agorà”.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.