Saudades. Che cosa è la saudades, mamma?

L’ultima fatica di Gioia Pace? Saudades: un libro di amore intenso, profondo, viscerale verso la cultura, la Dante, verso tutti voi. Con un’impresa veramente titanica poiché ha preparato la stesura del libro in pochi mesi e, per di più, in un periodo di intense sfibrante canicola, è riuscita a firmare cinque lustri della nostra vita, raggiungendo il suo obiettivo per cui ognuno di noi, sfogliando le pagine del libro potesse esclamare “ ma io sono qui”! Si, è vero, ci siamo tutti! Sia coloro che hanno lavorato sodo per fare della Dante quel centro propulsore di cultura, che è diventato oggi, sia coloro che come me, ma in verità siamo in pochissimi, siamo stati alla finestra, godendoci, però, i frutti di un lavoro impegnativo e costante.
Se è vero che noi siamo fatti della stessa sostanza, della stessa materia del sogno e che tutta la nostra vita è quindi raccolta nello spazio e nel tempo di un sogno, ecco che Gioia con una scrittura elegante, misurata e lieve è riuscita a fermare i momenti più salienti del nostro stare insieme. Conferenze con i più alti esponenti della cultura italiana, premi conferiti a giornalisti famosi e conosciuti, corsi di informatica, di lingua etc.
Il tutto corredato da decine di foto che rendono vivi ed attuali quei momenti. Il passato si mescola al futuro in un presente che non rinuncia alla concretezza; eppure, si smarrisce di fronte ai sogni ed al desiderio di fare di Siracusa, erede della grande civiltà greca, erede di Saffo, Archimede, Demarete, Simmica il centro di una cultura che sia espressione di grande libertà, quella libertà, che come afferma un famoso cantautore scomparso nel decennio, sta’ nella aggregazione e, nella partecipazione.
Saudades non è rimpianto o malinconia, non è neanche il “desio” dantesco ma, parer mio, stravolgendo tutti i canoni delle varie definizioni, è un insieme di attimi in cui vediamo scivolare le nostre vite che si incontrano e creano, in nome della cultura, quel bellissimo legame che si chiama “amicizia”.
Un libro che parla di noi, che condividiamo questo tempo, di come siamo, espressione di un intreccio di desideri e solitudini, solitudine che l’amicizia attenua, smorza, solitudini che vengono colmate dalle miriadi di attività di cui Gioia Pace è promotrice.
Il libro è come un puzzle con le tessere al proprio posto, accarezzata da uno sguardo colmo di tenerezza della scrittrice che gioca sì con la nostalgia, ma si interroga sul tempo presente e volgendosi al passato è ben consapevole che tutti i sacrifici sono serviti a creare questo bellissimo palinsesto che oggi si chiama “Gli amici della Dante”. Pensate che Gioia, con questo libro abbia chiuso i conti con i desideri, con i ricordi?? Conoscendola Penso proprio di no!!
Ad Maiora!
Giovanna Vindigni