«Ci sono dei codici di comportamento che c’hanno insegnato fin dalla tenera età, sono radicati in noi. Chi li trasgredisce, di solito, ha un tarlo nella propria mente, il tarlo del male che chiama a sé il suo principe.»
La lettura di questo studio risulterà sorprendente tanto per gli specialisti quanto per i neofiti. Figure storiche quali l’Imperatore Federico II di Svevia († 1250) o il diplomatico Giovanni da Procida († 1298) non sono mai state così attuali e, di conseguenza, mai così contestate.
La medicina narrativa rappresenta un’area essenziale di ricerca e di sviluppo nel settore della salute, per la sua capacità di rimodulare il rapporto medico-paziente, di consolidare il rapporto con il territorio e di rendere sostenibile il sistema socio-sanitario.
Quando l’esperienza narrata è la malattia, la scrittura tende a creare uno spazio di riflessione, esprime consapevolezze o il tentativo di trovarle e può, financo, rappresentare una vera e propria terapia.
Populu li me' versi tirminaru / pirdunati si ho fattu mancamenti, / anzi vi pozzu diri beddu chiaru / ca chist'esempi sunu 'nzignamenti. / Fativi 'u cuntu di lu paru e sparu / li giuvinotti bisogna stari attenti. / 'Sti versi pi' mimoria li lassu / Son Proietto Carbonaro da Belpassu.
Ma se gli archivi, i luoghi della memoria, le scritture e i monumenti rappresentano il passato, il futuro sta nel più grande database che la storia abbia mai creato: il patrimonio genetico.
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