“Ho tenuto, sostenuto, trattenuto. / Adesso, / disegno arabeschi tra arti piumati / scrollo il batocchio del mio campanile”. È in quest’assenza, in questo tradimento dell’essere che la poesia di Lucia Russo attinge a piene mani. Di questo sangue che si colora l’inchiostro delle sue pagine. In questo disgregato orizzonte che il poeta ci conduce prendendoci per mano (Luigi La Rosa).
Booktrailer
Lucia Russo, giornalista pubblicista, laureata in Scienze Politiche nel 1988 a Catania, città dove vive, dal 2006 scrive su temi legati ad architettura, ambiente e settore sociale. Oggi collabora col quotidiano “La Sicilia” per Oggicultura e col trimestrale “Incontri – la Sicilia e l’altrove”. Dal 2010 è autrice di racconti pubblicati in selezioni antologiche di editori diversi (Contatti, Segnalibro di trame, Nel fiato della notte, Il tempo dei cornuti, Il riscatto di Sara, Dentro lo specchio). In poesia, esordisce con L’arte del seduttore per la raccolta L’alba inquieta del profondo: il desiderio (2012), cui seguono diversi componimenti per Poeti contemporanei (2013).
Con le illustrazioni di Kranti.
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