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Il gesto dell’acqua

17,00
Le avevo avvicinato alle labbra, che mosse appena, un bicchiere d’acqua, l’ultimo gesto.

Girasole. Sei favole mitoecologiche

10,00
“C’è il Pescetilene, che ha la coda di spigola e il muso di una bottiglia di plastica; c’è la Barcaruga, che ha il carapace in vetroresina ricavato da natanti abbandonati. Ma il più pericoloso dei mutanti del mare contemporaneo è la Essoseppia, un mollusco che si difende schizzando benzina 95 ottani”.

Squarcio

5,00
Il genio parla/poco stamattina,/reduce deluso/dell’inquieto pensiero,/dimanda furore./S’impenna, s’affossa –/Scricchiolano le ossa/nella quiete sonora…/dura espressione/di furente ardore.

Conturbante, solo perché mi piace

12,00
…per liberare le donne che lottano contro il cancro, da ogni forma di inibizione legata all’aspetto fisico che cambia quando si è sottoposti a terapie invasive…

Novelle e fantasticherie. Le prose narrative di terza pagina

20,00
Questo volume raccoglie buona parte delle prose giornalistiche aniantesche, finora disperse su varie testate e cadute nell’oblio.

Giallo zinco

14,00
“La polvere sotto al tappeto è, e sotto al tappeto deve rimanere.”

Vita nuova. La trama del tempo

15,00
Non posso cedere alla tentazione di fuggire, alla disperazione e ai sensi di colpa. Basta alzare la testa, guardare oltre e afferrare il futuro, tenerlo con sé, stringerlo con forza per tornare su, alzare il mento e sfidare la vita.

La ragazza fragile

18,00
«Il delitto di una studentessa. Una rosa di indiziati. Un’investigatrice brillante e una gatta: gli ingredienti perfetti per un crime avvincente». (Eleonora Carta)

Geopolitica dei pensieri perversi

20,00
Soltanto dove esistono il pensiero critico e il pieno rispetto per il pluralismo delle idee si può parlare weberianamente di progresso, cui aggiungo l’aggettivo “umano”. E – soprattutto – di democrazia.

Catania. Personaggi, santi, luoghi, date ed eventi noti e poco noti nei nomi delle strade e delle piazze della città

55,00
A chi non sarà capitato, percorrendo una via cittadina o attraversando una piazza, di avere alzato gli occhi su una targa o una scritta indicante il nome della strada o della piazza, e non si sia chiesto, novello Don Abbondio, ma chi era costui?

Ascesa e declino del PSI negli anni di Craxi

13,00
«Odio il vuoto politico, ne ho paura. Quando vedo il vuoto politico, anche all’ultimo momento, so che bisogna decidere» (Bettino Craxi)