Di finzione e realtà. Immagini e immaginario nella Sicilia di Seminerio
Gabriella Congiu ripercorre, in questo libro, le prime tappe della scrittura narrativa di Domenico Seminerio, territorio di frontiera nel quale lo scrittore calatino consuma il suo irridente mondo a rovescio, l’inesausta oscillazione fra due realtà che non si appropriano l’una dell’altra, al contrario continuano a ignorarsi, coraggiosamente.
Ironia delle sorti
«C’era soltanto chi giurava d’aver sentito, nel cuore della notte, strani cigolii, rumori di martelletti e svitamenti e poi l’indomani, come d’incanto, aver notato la mutazione del nome della propria strada o viuzza in nomi comuni come Alfio Strano, Alfredo Cunsolo o Lina Strazzeri, e di sotto la comunissima professione tipo vetraio, usciere o casalinga.»
Nel segno delle carte
In una metropoli multiculturale, il vice ispettore capo Mark Wilson e la sua squadra si troveranno a indagare su una serie di omicidi, le cui vittime sono delle prostitute. Tra colpi di scena, suspense ed enigmi, gli uomini del commissariato saranno coinvolti in sparatorie, inseguimenti e lotte tra bande rivali.
Il mistero della croce
Il discrimine tra il bere e il male
«Entro mezzanotte il meteorite colpirà la Terra ed è probabile che saremo tutti morti. Cominci a pensare che non riuscirai mai ad andare all’appuntamento con il producer. Cazzo era destino. Nessun film firmato Costa. Guardi l’ora. Ci siamo, l’impatto è imminente e la fine, la vedi sempre più vicina. Sei pronto a morire, ti chiedi di continuo, sei pronto a morire?»
Merawen. Il mistero di Eolin
Un fuoco paziente
La grande catastrofe: guerra, “spagnola”, fascismo
Nei resoconti di Achille Loria morte e guerra diventano sinonimi; a morire di ‘guerra’ e di ‘spagnola’ non sono solo i giovani soldati ma anche la popolazione civile. Per la storia nazionale, la guerra rappresenta un momento cruciale sia nel senso della rottura con il passato, sia nel senso della determinazione degli avvenimenti successivi e della deriva autoritaria e totalitaria.