Primo Novecento, con l’età dorata nord-americana e la belle époque europea, è solo una rappresentazione immaginifica e fantasiosa, un Eden prossimo a scomparire con la Grande Guerra. Ad Acireale, il barone Giuseppe Pennisi di Santa Margherita, che vince la sua battaglia elettorale del 1913 e approda da deputato al Parlamento del Regno, celebra l’«apogeo» della classe aristocratica; con lui c’è la grande nobiltà non solo cittadina, c’è anche quella pontificia e finanche il Papa che per lui ha revocato il non expedit… Ma la Grande Guerra scombussola gli assetti di potere; socialisti e fascisti si fanno sentire anche nel Mezzogiorno, anche ad Acireale dove il Partito Popolare non è riusciuto ad affondare solide radici, perlomeno ai suoi inizi, e il movimento democratico-sociale dell’avvocato Giuseppe Grassi Voces – personaggio trasandato dalla storiografia locale – è travolto dalla vittoria romana del fascismo. Il regime in città non può che affermarsi, ma vi si afferma come un «corpo estraneo» che bisogna accettare poiché imposto dall’alto. Sarà un fascismo vero – non una parodia – con tutti i suoi tratti propri, «movimento» e «regime», censura e persecuzione, violenza e squadrismo, corporativismo e antisemitismo. Acireale ne è un esempio, ancorché senza l’efferatezza con cui il fascismo ebbe a manifestarsi altrove. Il regime trovò resistenza e opposizione in città… (e anche sul punto la municipalistica è spesso reticente); fu tenuto a bada (per quanto possibile) dalla classe aristocratico-borghese di tradizione liberale prefascista, dalla Chiesa e dalle sue organizzazioni, in particolare dalla Fuci e dai Laureati Cattolici, e dai tanti partigiani disarmati che lo contrastarono con l’intelligenza, col coraggio e pure con l’ironia della gente di popolo che non mancò di manifestare, seppure ricattata, la propria ostilità.
Giuseppe Grasso Leanza
Democrazia e fascismo: Annali di Acireale 1900-1940. Studio sul pensiero politico
€22,00 €20,90
Primo Novecento, con l’età dorata nord-americana e la belle époque europea, è solo una rappresentazione immaginifica e fantasiosa, un Eden prossimo a scomparire con la Grande Guerra. Ad Acireale, il barone Giuseppe Pennisi di Santa Margherita, che vince la sua battaglia elettorale del 1913 e approda da deputato al Parlamento del Regno, celebra l’«apogeo» della classe aristocratica.
Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Autore | Giuseppe Grasso Leanza |
Copertina |
Flessibile |
Formato |
Cartaceo |
Numero di pagine |
322 |
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