Da quando il politicamente corretto comprime viepiù pesantemente la libertà di espressione, ho preso l’abitudine di annotare en forme di diario liquido le mie estemporanee considerazioni riguardanti i guasti causati da questa tristissima censura contemporanea. In un momento di forte nausea indotta da siffatte riflessioni, ho deciso di solidificare questo mio diario, facendo sì che le riflessioni medesime diventassero delle “pillole”. Ovviamente eretiche. Ciò con l’ambizioso scopo di rendere disponibile un pharmakon antiemetico che al tempo stesso contribuisca alla digestione delle banalità politicamente corrette. Dopo il pogrom del 7 ottobre 2023 ho il timore che la nauseante lotta studentesca pro Gaza, sovrappostasi alle pulsioni anti sistema fomentate dai nuovi “cattivi maestri” che hanno chiamato alla rivolta sociale, possa resuscitare quelle drammatiche tensioni che sembravano essersi dissolte con la fine degli “anni di piombo”. All’epoca i “cattivi allievi” tifavano per il Vietnam, che non aveva interesse alcuno a conquistare l’Occidente. Oggi i nipotini di quegli allievi si esaltano per la Palestina, le cui milizie costituiscono le avanguardie di chi intende instaurare il Califfato in Europa; nelle università girano già dei manuali supervisionati da Hamas (leggasi Iran) recanti fin sulla copertina l’ordine impartito allo studente occidentale: “Porta la guerra in casa”. Nel Secolo breve le donne si battevano per la propria emancipazione, opponendosi dialetticamente all’uomo. Adesso accanto alle bandiere palestinesi sventolano i vessilli arcobaleno, issati da una minoranza rumorosa che pretende di cancellare ogni differenza biologica tra l’uomo e la donna. E dunque, un’inedita guerra civile strisciante è scoppiata su entrambe le sponde dell’Atlantico. All’interno di essa si fronteggiano la policroma galassia progressista, che per meglio perseguire il proprio progetto transumanista ha deciso di sfruttare la crisi palestinese, e coloro i quali intendono salvare l’Uomo da siffatta deriva dis-umana, restituendo al progresso e alla scienza fondata sul dubbio i ruoli che naturalmente competono loro. Da parte mia sta la speranza che queste pillole sortiscano un qualche effetto.
Corrado Fatuzzo
Pillole di eresìa. Contribuiscono alla digestione delle banalità politicamente corrette… e di ben altro ancora
€15,00
“Da quando il politicamente corretto comprime viepiù pesantemente la libertà di espressione, ho preso l’abitudine di annotare en forme di diario liquido le mie estemporanee considerazioni riguardanti i guasti causati da questa tristissima censura contemporanea.”
COD:
978-88-9341-819-5
Categorie: Saggistica, Storia e Politica
Descrizione
Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 16 × 23 cm |
---|---|
Autore | Corrado Fatuzzo |
Copertina |
Flessibile |
Formato |
Cartaceo |
Numero di pagine |
192 |
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About Corrado Fatuzzo
Corrado Fatuzzo, ex funzionario della Polizia di Stato, si è laureato in Giurisprudenza nel 1977 discutendo una tesi di Balistica forense. Nel 2005 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze delle pubbliche amministrazioni presentando una tesi riguardante i requisiti psicofisici di idoneità per il porto delle armi. Autore di numerosi lavori scientifici e di un manuale sulla sicurezza urbana, ha firmato con Giacomo C. D’Arrigo il saggio Scilla e Cariddi. Globalizzazione e terrorismo mistico (2016) e ha pubblicato Che guerra fa. L’Isis e i conflitti armati del XXI secolo tra sociologia e diritto (2017).
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